Nuove novità in arrivo per il
neo-nato regime di tassazione forfetaria al 15%. Rispetto ai c.d. ex-minimi si
è registrato un inasprimento della pressione fiscale soprattutto per i
professionisti. La contribuzione di questi dal 1° gennaio è passata dal 5 al
15% con l’aggravante di una determinazione dei costi in maniera forfetaria
(indipendentemente dalla loro effettiva sussistenza), con coefficienti di
redditività (al pari di ricavi – costi) dal 40 all’86%. Il fenomeno dell’apertura
delle partite iva “low cost” registratosi nei mesi di novembre e dicembre 2014,
nonché le numerose polemiche a tutto svantaggio dei nuovi contribuenti, hanno
portato il legislatore a ritornare sui propri passi. Il sottosegretario all’economia
Luigi Casera ha annunciato che nel per il Consiglio dei Ministri del 20
febbraio verrà utilizzata la delega fiscale con l’obiettivo di apportare
significativi cambiamenti al regime in corso.
La misura su cui si concentrerà
prevalentemente la delega fiscale riguarderà l’imposta sostitutiva al 15%, e, soprattutto,
la modifica delle soglie di ricavi e compensi, che penalizzano in
particolar modo proprio i professionisti che vedono dimezzato il limite (da
30mila a 15mila euro) rispetto all'anno e al regime precedente.
Il vero problema a questo punto
riguarda tutti i soggetti che hanno iniziato l’attività al 1°gennaio 2015. Per
questi, data la complessità dell’IVA in quanto tributo a liquidazione
periodica, essa impatta in modo immediato sull’attività del contribuente. Un
cambiamento delle regole in corso d’opera rischia di diventare un caos per
professionisti e imprenditori che, scegliendo il regime ordinario al 1° gennaio
(per mancanza dei requisiti) si ritroverebbero, a parità di condizioni, ad
avere concorrenti con un regime di tassazione più agevolato. Gli “sfortunati”
imprenditori di gennaio e febbraio sarebbero quindi costretti a mantenere un
regime di “svantaggio” fino al 31/12/2015. Un caos del genere quindi rischia di
ottenere un effetto boomerang. Chi è intenzionato ad aprire partita IVA per il
momento starà a guardare alla finestra, una situazione che in un momento di crisi
corre il rischio di disincentivare quei pochi imprenditori potenziali a entrare
nel mercato.
LS